venerdì 15 aprile 2011

Risotto con silene e patate

L'altro giorno ero di ritorno dal supermercato e costeggiando la recinzione del nostro piccolo giardinetto, mi son beata nel guardare i bei narcisi e i tulipani che la signora Ivana ha piantato un paio di anni fa.
Dovete sapere che le abbiamo sempre invidiato tutti, nel Condominio, i bei vasi fioriti che sfoggiava sul balcone in primavera ed in estate! Per di più, abitando lei al pianterreno e trovandosi spesso ad accudir le sue piante sul balcone, si è sempre trovata inondata di gran complimenti! Soprattutto da parte di noi donne, come è normale che sia!
Il prato di cui è circondato il Condominio, tre anni fa non aveva il carattere che ha ora: da quando lei ci ha messo mano, tutto è cambiato! Ora narcisi e tulipani bordano tutta la recinzione e cespugli di azalee e ortensie si alternano lungo il breve vialetto fra il cancello ed il portone. Violette, primule e altri fiori di cui ancora non ho colto il nome decorano il prato creando piccole chiazze spontanee, eppure ordinate.
In questo periodo è facile incontrare Ivana in giradino, indaffarata con i suoi fiori (proprietà comune...ma in fondo sono I Suoi Fiori a detta di tutti!!!). E questa volta non è andata diversamente dal solito! S'è avvicinata al portone, e vedendomi mi ha salutata col fare gentile di sempre.
"Buongiorno Signora Ivana! Stavo ammirando i narcisi!"
Ed è stato bello vederla soddisfatta del proprio lavoro e del fatto che -ancora una volta- le venisse dimostrato il nostro apprezzamento per la sua grande dedizione "Sì, son belli anche quest'anno...Ma chiamami solo Ivana, visto che io ti chiamo solo Elisa!"
Ho annuito convinta e sorridendole, ma è da quando la conosco che lei mi rimprovera bonariamente ed io annuisco convinta! Bah...Ci riuscirò eh! Ne siamo convinte entrambe!
Poi ho abbassato lo sguardo sulla sua mano. Stringeva un mazzolino di erbe. "Ha pulito un po' i fiori dalle erbacce?"
"No, mi preparo un risotto!" ha risposto lei con una scioltezza disarmante.
Io devo essermi trovata con un punto interrogativo stampato in fronte perchè è stata lei a continuare "Ho raccolto un po' di silene. Finchè non ha i fiori va bene da cucinare."
"Silene?! Non l'ho mai sentito questo nome!"
"E' un'erba spontanea. La chiamano anche carletti, stridoli...bubbolini..."
Io ero un continuo cenno di no. Poi ho scrollato un po' le spalle "Chissà quante volte me la sarò trovata davanti agli occhi! Ma questi nomi proprio non mi dicon nulla!"
"Oh, ma allora vieni che ti faccio vedere!" E tutta convinta è entrata, per sparire oltre la soglia di casa sua lasciando la porta aperta. Son rimasta lì pochi istanti in attesa che ritornasse. Ed eccola arrivare con un libro in mano. Ho sorriso nel notare che ancora non aveva posato il suo mazzolino di silene!
"Ecco! Guarda! Questa è l'immagine di quando è in fioritura!"
Eh sì, così sì, che l'ho riconosciuta! Da piccolina ricordo che prendevo un fiorellino per volta per i petali e lo staccavo dallo stelo. Poi con decisione me lo schiacciavo sul dorso della mano opposta, come fossi stata una postina alle prese con un timbro. Il risultato, il più delle volte, era uno schiocco...ed un piccolo alone arrossato nel punto del colpo!
"Non sapevo si potessero mangiare!" Ho commentato incuriosita. "Si usa per il risotto, quindi, Ivana?"
"Eh sì...Oggi faccio il risotto con questo e le patate!"
Ed io ho colto al volo l'occasione per farmi dare la sua ricetta!!!


Risotto con silene e patate, di Ivana


Ingredienti (per 2 persone)
5 pugni di riso (2 a persona + 1 per la pentola)
2 mazzetti di silene
2 patate piccole
un dado
2 noci di margarina o burro
formaggio grana

Lessare in circa un quarto di litro di acqua per una decina di minuti le punte di silene ben lavate e le patate pelate e tagliate a cubetti (le punte di silene potrebbero venire tagliate a pezzetti, ma io preferisco lasciarle intere). Aggiungere il dado e il riso. Cuocere a fuoco medio, mescolando ogni tanto e aggiungendo acqua tiepida se necessario. Verso fine cottura unire la margarina e mantecare in modo da ottenere un risotto morbido. Insaporire poi con del formaggio grana grattugiato; mescolare bene e servire ben caldo.

PS: La silene è un'erba che si trova nei prati in primavera e deve essere colta prima della fioritura. E' conosciuta anche come stridoli, strigoli, verzini, bubbolini o carletti.


...E così ho imparato il nome dell'erba con cui giocavo quando ero bambina e mi facevo diventare il dorso della mano rosso...per la gioia di Mamma!!!


Ivana, con questa sua ricetta, partecipa al contest "Risottiamo?"


11 commenti:

  1. Molto buono questo risotto con queste erbette.... ;)

    RispondiElimina
  2. Premesso che sono totalmente incapace a riconoscere le erbe spontanee, mi sembra parecchio importante mantenerne la memoria e divulgarne l'utilizzo... Brave!

    RispondiElimina
  3. Ciao Ivana!anche io approfitterò della tua capacità di riconoscere le erbe spontanee visto che siamo vicine!

    RispondiElimina
  4. per Valentina
    Grazie per i complimenti. Provalo. E' davvero buono

    per Francesca
    hai ragione che è bello mantenere le tradizioni. Questa ricetta me l'ha passata mia mamma che mi ha trasmesso anche la passione per le piante.

    per Valentina
    Quando vuoi ci vediamo in giardino e magari ti aiuterò a conoscerne qualcuna, anche se non mi fido ad utilizzarne molte.

    RispondiElimina
  5. @ Vale e Ivana:
    Vedo che state già iniziando a fare amicizia! Benone! ^___^
    Ma....E se mettessimo un piccolo gazebo sul retro del giardino, con un tavolino e delle poltroncine?!? Far salotto a chiacchierar di piattini sfiziosi ed erbe spontanee, aromatiche e quant'altro, non mi dispiacerebbe affatto!!!! ^_____*

    RispondiElimina
  6. Elisa, Ivana...grazie davvero per questa ricetta e cosi' ho potuto scoprire anche questo bel blog!!!!

    Un abbraccio e a presto
    PAola

    RispondiElimina
  7. Ciao Ivana, sono la quarta condomina.
    Mai avrei immaginato che il nostro giochino di bambine fosse commestibile! Per chi abita in città, difficilmente riuscirà a procurarselo, ma anche per chi come me abita in collina, riconoscerlo senza fiore è problematico, mi aggiungo quindi alle lezioni, ci vediamo nel tuo giardino prossimamente!!
    Ciao, Sara

    RispondiElimina
  8. per Paola
    grazie per aver accettato la ricetta e per la visita.
    Mai avrei pensato di entrare a far parte di un blog-condominio e, grazie ad Elisa, ci sono! Anzi ci siamo.
    E' una bella compagnia

    RispondiElimina
  9. Bellissimo, io ho in mente di fare un corso da Magister per il riconoscimento delle piante spontanee commestibili...spero di riuscire a combinare i tempi. Anch'io la silene la usavo come "bomba" sulle mani da bimba!!!

    RispondiElimina
  10. Ciao Lia,
    Farei volentieri anch'io un corso per imparare a riconoscere le piante spontanee e il loro utilizzo in cucina e non solo.
    Per il momento mi accontento di cercare di imparare qualcosa dai libri di erboristeria.
    Tempo fa avevo recuperato un paio di testi utilizzati all'università di Urbino e ne ero rimasta affascinata.
    Ti auguro di riuscire nel tuo intento.
    Ciao e auguri per le prossime feste

    RispondiElimina
  11. Ciao IVANA ,bello il tuo blog mi sono unita hai tuoi lettori fissi passa ha trovarmi se ti va io sono ISABELLA ti aspetto smack

    RispondiElimina