lunedì 18 aprile 2011

Kranz

Ho deciso che, tempo bello oppure no, è arrivata la primavera!
Ed anzi ho deciso che è anche ormai primavera inoltrata! E quale cosa potevo fare per rendere questo concetto più reale? Ovviamente comperarmi dei bei fiori da mettere sul balcone! E così ho passato il pomeriggio a sistemare viole mammole in cassette, giocando con il terriccio come i bambini giocano al mare con la sabbia! No…Nessun castello fra le mie viole! Solo fiori!!!
In ogni caso ad un certo punto è uscita sul balcone anche Valentina. Mi ha vista tutta indaffarata e abbiamo iniziato a scambiar quattro chiacchiere.
E così, partendo dalle solite considerazioni sul tempo e sulla stagione –e sui miei deliziosi fiori!- siamo finite a parlar del pranzo di Pasqua e dei dolci che potremmo fare.
Valentina mi ha parlato di un dolce particolare che mi ha incuriosita non poco!
“Il Kranz di Pasqua è un dolce tipicamente austriaco con una preparazione abbastanza impegnativa, soprattutto se si vuole che tutte le basi siano fatte in casa!” mi ha detto.
“Non l’ho mai sentito nominare, questo Franz. E’ stato fatto in onore di Francesco Giuseppe d’Austria?”
S’è messa a ridere, ma io non ho capito subito il motivo. Poi mi ha ripetuto “Kranz, Elisa! Con la K!!!”
Credo di esser diventata bordeaux come alcune delle mie mammole! Per fortuna Valentina è stata discreta e ha continuato, senza infierire: “E ci credi che me ne sono innamorata a Venezia?!”
“Aiuto, ora mi perdo! Ma non era austriaco, Vale?”
“Sì! Ma sai che io ho fatto la laurea specialistica a Venezia…E il kranz è un dolce presente in moltissime pasticcerie veneziane! Per me era il modo di tirarmi su nelle giornate nere!”
“Speriamo non ce ne siano state troppe, però! Ma…Lo trovavi solo nel periodo di Pasqua…”
“No! Lo si trovava proprio con l’etichetta ‘Kranz di Pasqua’, ma c’era sempre!”
“Una garanzia, allora, contro le giornate nere!” Mi son messa a ridere.
“Eh già! Alla fine era un bell’intermezzo anche nelle giornate buone! Il connubio tra panbrioches e pasta sfoglia è una cosa assolutamente divina! Dovresti provarlo, Elisa: è fantastico!”
“Da come ne parli non fatico certo a crederti, Vale!” …e ormai lo sentivo che il momento in cui mi avrebbe snocciolato dosi e ingredienti era vicino!!!
“E pensa: pur avendolo mangiato molto spesso, mi sono cimentata nel farlo una volta sola!”
“A Pasqua, suppongo!”
“Macchè!!!! Non sono mica così banale io!!!! Lo feci per la festa del papà! Volevo sorprenderlo con effetti speciali, facendogli provare una cosa assolutamente nuova e inaspettata! E ci riuscii!!!!”
Ormai eravamo assorbite entrambe dal nostro mare di parole…Chi ci avrebbe fermate più?!
“Sono partita dalla ricetta del Nanni”, ha continuato. Poi ha avuto un indugio, probabilmente vedendo la mia espressione. “Oh, se non sai chi è il Nanni, te ne parlerò, un giorno di questi! Di lui e dei corsi di Adriano e Paoletta! Comunque, tornando al kranz… Ho fatto la ricetta adattandola ai gusti della mia famiglia: ho tolto uvette e canditi, inserito la marmellata e ho utilizzato il lievito madre invece che il lievito di birra!”
“Beh…Un po’ di modifiche le hai fatte!!!” Ho scherzato per questa ricetta tradizionale pressoché stravolta nella versione Valentinian-anarchica!
“E infatti ‘Il Nanni’ mi ha rimproverato per aver tolto uvette e canditi…ma cosa ci vuoi fare? Se un ingrediente non piace, non piace!”
Eh! E non ha neanche tutti i torti!
E così eccoci alle prese con la ricetta dei Kranz nell’anarchica versione di Valentina. Ma che ci volete fare? Se è buona, è buona!!!


Kranz, di Valentina




Ingredienti
Pasta sfoglia 300 gr

300 Farina (50% Manitoba 50% farina 00)
Latte 75 gr
100 gr Lievito Madre
2 Uova
50 gr Zucchero
75 gr Burro
Scorza grattugiata di 1 arancio
Sale un pizzico
Marmellata di pesche Rigoni


Per la sfoglia
:
io ho usato passo passo il procedimento di Paoletta che si trova qui

Per il Panbrioches
:
Sciogliere il lievito madre nel latte intiepidito e versarlo al centro della farina messa a fontana.
Tirare fuori il burro dal frigo, schiacciare ed ammorbidire la quantità necessaria e grattugiarci sopra la scorza di un arancio.
Aggiungere all'impasto col lievito un uovo alla volta e lo zucchero impastando bene dopo ogni aggiunta.
Per ultimo aggiungere il sale ed impastare finchè avrà raggiunto una consistenza morbida ma non troppo appiccicosa.
Aggiungere il burro morbido con le scorze d'arancio un terzo alla volta aspettando il perfetto assorbimento tra un aggiunta e l'altra.
Lavorare l’impasto sulla spianatoia prendendolo da destra e sbattendolo in avanti in modo da allungarlo, quindi richiuderlo in modo da incorporare aria. Quando avrà fatto il velo, metterlo a riposare in una ciotola coperta da pellicola fino al raddoppio. Io l’ho fatto la sera verso le 21 e ho ottenuto il raddoppio la mattina successiva.
Dare un paio di giri di pieghe di tipo 2 e lasciare sempre coperto a campana con la chiusura sotto per 30' circa, dopodiché formare.

Formatura
Stendere la pasta sfoglia e la pasta brioche in due rettangoli di uguali misure.
Da ciascuna pasta si dovranno ricavare 3 rettangoli uguali.
Sovrapporre i rettangoli partendo da uno strato di pasta brioche e finendo con quello libero di pasta sfoglia e pennellando ogni strato con un velo di marmellata.
afferrare il Kranz agli estremi e torcerlo attorno all'asse longitudinale.
Posarlo su una placca coperta con un foglio di carta forno, lasciar lievitare un altro paio d’ore, spennellare brevemente con l'uovo e cospargere di zucchero.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40' circa.


...E con questa ricetta, la nostra Valentina, partecipa a due bellissime iniziative!


12 commenti:

  1. Valentina!!!! Ma questo dolce è fantastico!!! Io che con i lievitati sono un frana, resto sempre basita quando vedo queste cose... Al prossimo corso di Adriano e Paoletta devo assolutamente partecipare.
    Ciao, Sara

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  2. Ciao! Sono Sayuri...^^ ricetta perfetta... X favore ricorda di mettere il banner con link nella homepage (nella parte laterale o dv preferisci)... Grazie! :)

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  3. per Valentina
    deve essere buonissimo. Brava davvero. E ci credo che tuo padre sia stato sorpreso e contento!!!
    Ciao e buona giornata

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  4. Ricetta molto interessante proprio perchè rivisitata e personalizzata. Grazie e buona fortuna.

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  5. Grazie mille a tutti!!!!

    Io ce l'ho messa davvero tutta e davvero mio papà è rimasto senza parole non avendolo mai assaggiato!

    X Sayuri: ora parlo con Elisa x sistemare!

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  6. @ Vale: Tranquilla Tesorina! Avevo già letto il commento di Sayuri e aspettavo la pausa pranzo per modificare il blog! ^___*

    Baci!

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  7. Ciao Elisa! Ho segnato anch'io tempo fa questa splendida ricetta, ripromettendomi di farla un giorno o l'altro...ma non è ancora successo...adesso che ho visto la tua versione, una marcia in più ce l'ho per riproporli! Grazie cara! Un bacione!

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  8. Non conoscevo questa ricetta,molto interessante,complimenti!!

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  9. Bella ricettina!! Tanti auguri per Pasqua!!

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  10. Davvero una bella ricetta e bella l'idea di questo blog ;))

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  11. ciao Ivana, sono qui da pochi secondi e già mi trovo immersa in un mare di idee frizzanti e giocose... un bel posticino in cui restare! Tra le prime ricette ho adocchiato subito questa: sono davvero golosa ed il Kranz è già qualche giorno che mi frulla in testa... (un piccolo esperimento per una presentazione un po' diversa...).
    Quindi vedi che capito proprio a fagiolo.
    Un grazie per essere passata da me, mi iscrivo anch'io!
    buona giornata

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